Travis si avvicina con passo dinoccolato, le mani in tasca e un mezzo sorriso beffardo stampato sul volto. Veste giubbetto di pelle consumato su un'improbabile camicia gialla sbottonata fino al petto.
Isaac controlla nervosamente il PDA.
"Ciao April. Sei sempre una gran bella figa" esordisce Travis, creandole un inatteso imbarazzo. Lei arrossisce per un attimo, mentre l'attenzione di lui si sposta su Isaac. Gli dà uno scappellotto per distoglierlo dal suo dispositivo: "E tu? Che hai sempre da guardare su quell'affare? Smettila con le chat erotiche per ammazzarti di seghe, ci perderai la vista..."
Ridendo Travis si stravacca su una poltroncina e si accende una sigaretta.
"Ehi dai, scherzavo!" dice invitando con un gesto gli amici di vecchia data a sedersi.
April si scioglie in una risata, ed anche Isaac le fa eco con una risatina di circostanza.
"Allora... hai fatto carriera. Sei un volto noto delle news nei crossmedia. Porterai a casa un sacco di soldi. Quindi oltre ad essere bella sei anche un buon partito. Mi vuoi sposare?" dice Travis rivolto ad April, mentre chiama con un cenno una cameriera.
"Smettila!" ride April. "Volto noto non direi comunque, e più che un sacco di soldi porto a casa un sacco di lavoro non retribuito!"
"DistaSun Media... giu-giu-sto?" balbetta Isaac come a chiedere distrattamente conferma del suo posto di lavoro. Nel farlo la guarda di sfuggita sollevando per un istante gli occhi dal PDA. In realtà sa già la risposta. Sa tutto di lei.
"Sì DistaSun Media."
"Mr. Ebb, dicono sia un magnate un po'... eccentrico."
April rotea gli occhi: "Lavorare per quel rompi…scatole è tutt’altro che una passeggiata. Spesso è lui la parte difficile del mio lavoro, più dell’inchiesta, dello scoop, della notizia. Tuttavia, io non sono una reporter di punta e ho bisogno di uno stipendio, per cui non posso certo permettermi di fare a mia volta il bello e il cattivo tempo. Meglio ingoiare il rospo e dire «Sì, capo»."
Mentre la cameriera si avvicina la musica di un brano di recente successo interviene sul sottofondo lounge. April pur seduta accenna ad un ballo con le spalle. "Bella questa, mi piace!"
La cameriera, una magnifica ragazza dai tratti orientali con un vestito cortissimo ed attillatissimo si ferma a fianco di Isaac, che continua febbrilmente a scorrere informazioni sul suo PDA.
"Prendete da bere?" chiede asettica.
"Sì, per me qualcosa alla frutta, poco alcol però, grazie" chiede April. "Tu Isaac?"
"U-una Co-co-co-ca-c-co-ca-co..." risponde, ingarbugliandosi tra le "c".
"Eeeeh?! Che cazzo, sii serio, ho bevuto quella roba l'ultima volta quando avevo dodici anni!" lo sfotte Travis.
"A-a-acqua" si affretta a correggere Isaac, spostandosi su qualcosa di meno complicato per la sua lingua impastata. "Fri-frizzante."
"Michia che botta di vita! Ahahah! Per me invece un SentriSpecial bellezza. Paga lui."
"E'... è... il più ca-caro del locale!" protesta Isaac.
"Non fare il pidocchio! Tanto se non li spendi qui come li spendi i tuoi soldi? Abbonamenti a siti hard? A proposito che cazzo di lavoro fai, cervellone...?"
"In-ingegnere di processo, alla Centrale E-energetica" liquida in due parole Isaac.
"E cioè?" chiede incuriosita April, come per sua natura.
Ingaggiato sul suo campo Isaac acquista una certa sicurezza e, pur sempre evitando lo sguardo paralizzante di April, si lancia in una dettagliata spiegazione dei suoi compiti di progettazione e controllo del processo produttivo presso la centrale che fornisce energia a tutta Oculus.
Travis sbadiglia vistosamente e sbuffa insofferente, finché la cameriera torna con le consumazioni dandogli la scusa per interrompere quella palla d'ingegnere.
"Che dio ti benedica, tesoro! Ecco qua... un brindisi a noi!"
"Ai vecchi amici!"
Isaac accenna ad un sorriso, subito smorzato quando la cameriera gli trasmette la richiesta di transazione sul suo dispositivo.
Mentre Isaac paga, April si rivolge a Travis: "E tu?" chiede con quel suo viso d'angelo. Le gambe accavallate e quel dito che scorre sul bordo del bicchiere colorato.
Travis tace, immaginandola sua in tutt'altra situazione. Si è scopato un sacco di donne in questi anni, e non gli dispiacerebbe aggiungerla alla sua collezione.
April ripete la domanda, avvicinandosi un po' di più. Isaac batte nervosamente il via libera alla transazione, confermata da un sonoro "ka-ching".
"Tassista AV."
"Hai un ta-taxi AV qui fuori?"
"No, al momento è sequestrato per un vizio burocratico. Un casino con gli sbirri per delle contravvenzioni che non ho mai commesso, ma sapete come va per le lunghe quando c'è da sistemare queste cose..."
Travis spegne la sigaretta.
Poi all’improvviso uno schianto zittisce tutti.

02 - APRIL, ISAAC E TRAVIS

Travis si avvicina con passo dinoccolato, le mani in tasca e un mezzo sorriso beffardo stampato sul volto. Veste giubbetto di pelle consum...

Isaac si ferma come paralizzato sulla porta d'ingresso. Improvvisamente gli sudano le mani davanti all'atmosfera patinata del locale. Afferra il suo PDA cercandovi sicurezza, ticchetta nervosamente con le dita scorrendo informazioni inutili, getta un'occhiata alla email.
Isaac non è fatto per queste serate. No davvero. Il Sentri Lounge è il locale più figo di tutta Oculus, e lui con la parola figo non c’entra nulla. Il suo mondo è un altro, fatto di coding, matematica e tecnologia, di quelle cose considerate antisociali che definiscono la categoria nerd.
Perché diavolo ho accettato, pensa mentre guarda intimorito tutta quella gente alla moda che scorre disinvolta davanti a lui.
Poi incrocia il suo sguardo. Lei lo saluta dal tavolino a cui è seduta sola, sbracciandosi. Si alza sorridente per attenderlo.
Isaac sente una vampata risalirgli dal basso ventre fino alla faccia davanti a quelle forme flessuose mal celate dall'abbigliamento aderente. Si avvicina agitando la mano in modo infantile per salutarla, con un sorriso ebete dipinto sul volto, ma dentro di sé è nel panico.
Non sarebbe dovuto venire. Avrebbe dovuto rifiutare quell'invito. Qui si sente un pesce fuor d'acqua. Isaac scorre mentalmente le scuse a cui stupidamente non si è aggrappato: un turno al lavoro o un altro impegno... ma a chi l'avrebbe data a bere... tutti sanno che la sua vita sociale è zero. E poi non è bravo a mentire.
"Ciao... April..." balbetta con voce rotta.
Lei lo bacia sulle guance, lui cambia tre gradazioni di rosso: "Quanto tempo! Sono felice che ci sia anche tu! Era da una vita che volevo organizzare questo ritrovo tra amici!"
Già, pensa Isaac. Friendzoned da sempre.
"Purtroppo Alex è ancora in missione e non potrà venire... sai i militari... Invece Travis ha accettato, dovrebbe essere qua a momenti."
Isaac annuisce, ma vorrebbe scappare. Già dai tempi della scuola Travis è sempre stato uno stronzo in generale, e con lui in particolare. Non gli è mai pesato averlo perso di vista.
Controlla il PDA, anche se non c'è nulla da controllare. Nessuna notifica, da giorni.
Vorrebbe parlarle, ma non sa che dire, e non riesce a sostenere lo sguardo di lei, sorridente ed eccitata per la serata, bella come una dea, mentre ogni tanto lancia occhiate all'ingresso del locale per controllare se Travis è in vista.
"E' in ritardo come al solito, dai sediamoci Isaac. Allora, raccontami di te, cosa fai di bello?"
Da seduto Isaac si sente un po' più a suo agio. Forse Travis non verrà e resteranno soli loro due. Forse allora non andrà così male, cosa sperare di più?
"Ah no, eccolo! Ehi Travis! Siamo qua!"
Appunto.

01 - RITROVO TRA AMICI

Isaac si ferma come paralizzato sulla porta d'ingresso. Improvvisamente gli sudano le mani davanti all'atmosfera patinata del loca...

L’universo non è un luogo ospitale per la vita. In natura, gli umani possono vivere solo in una microscopica striscia, una minuscola pellicola su rocce che per puro caso sono alla giusta distanza dalla stella locale e hanno la giusta combinazione di gas. Uscite da quella piccola nicchia di vitalità, e dovrete appoggiarvi a sistemi di supporto vitale e rifugi artificiali, affidando la vostra vita a scafi e sigilli ermetici.
 

Mariposa è un mondo secondario ai confini della Galassia, una periferia ignorata quasi da tutti. Su Sahal, la grande luna del pianeta, si trovano miniere di Elerium, il rivoluzionario Elemento Zero usato nei reattori a fusione e nei motori a curvatura spazio-temporale.
Con il passare dei decenni, la concentrazione di industria e tecnologia ha fatto di Sahal la regione più ricca e influente del sistema. Gli abitanti della luna vivono nelle città sotterranee e negli insediamenti protetti da cupole che sono sorti in prossimità delle miniere.
Il principale insediamento di Sahal è Oculus, una città di poche migliaia di abitanti, che si è sviluppata a partire dalla prima installazione per la raccolta di Elerium. La città è costruita sul fondo e sulle pareti del Cratere Oculus, da cui prende il nome. Negli anni la città si è trasformata, passando dall'essere un semplice insediamento minerario ad una realtà più complessa, dove altre attività e servizi si affiancano a quella di estrazione.
Sulle pareti superiori del cratere - località considerate più prestigiose per la maggior esposizione al sole e al pianeta - sono via via sorte le tenute dei cittadini più ricchi e influenti. All'opposto, le fabbriche, i servizi, i porti per gli shuttle, i reattori a fusione e gli alloggi popolari si estendono sul fondo del cratere.

"Missione di Soccorso" è uno scenario pubblicato gratuitamente dalla Wild Boar Edizioni per Traveller, storico GdR di fantascienza ideato nel 1977, ma qui nella sua versione classica più moderna di Gareth Hanrahan (ed. Mongoose).
Per semplicità di gioco con il mio gruppo, ho riadattato l'avventura per G.U.S. utilizzando personaggi pre-generati e apportando anche qualche modifica qua e là alla storia originale per avvicinarla al mio gusto personale e ai miei propositi per l'avventura.
Non mi soffermerò ora su altri aspetti "da Master", riservandomi di farlo alla fine del racconto quando renderò pubblico e scaricabile il materiale di avventura.
Buona lettura!

MISSIONE DI SOCCORSO

L’universo non è un luogo ospitale per la vita. In natura, gli umani possono vivere solo in una microscopica striscia, una minuscola pellic...