Radgar intravede nella confusione la possibilità di fare ciò che gli riesce meglio. Ritrovatosi tra le fila del coro dopo essere stato massacrato dalle guardie reali, ha scelto di rimanere celato nelle retrovie pronto ad agire al momento propizio.
Quando Raphael e Samia scatenano l’inferno, Radgar scivola come un’ombra tra le persone in fuga confondendosi tra loro, fino a che passando vicino all’altare balza verso la sposa.
Con forza ne afferra le mani per sottrarle la gemma, e nel farlo lacera il candido abito nuziale.
Coi seni esposti, la sposa indietreggia per sottrarsi alla violenza del furfante.
Radgar soppesa la gemma tra le mani, calda e rossa a differenza di quella gelida del Vizir. Poi lancia uno sguardo compiaciuto alle grazie della sposa prima che ella si copra col velo le vesti lacere. Il Re grida al sacrilegio pazzo d’ira, puntando il suo indice accusatore verso il furfante.
Kruhn, l’unico ancora vicino al suo signore, ode le parole e del Re e realizza ciò che accade.
Sfila la lancia che ha trafitto Raphael e si prepara ad eliminare Radgar, compiendo un’imperdonabile leggerezza.

22 - L’ABITO LACERATO

Radgar intravede nella confusione la possibilità di fare ciò che gli riesce meglio. Ritrovatosi tra le fila del coro dopo essere stato mas...

Samia stringe nel palmo il suo Amuleto della Forza, invocandone il potere. La sua presa è così salda che la mano sanguina tagliata dai cristalli del magico gioiello. E’ il caos, e la spadaccina intravede l’occasione di scatenare il suo sortilegio più potente sui nemici e sbarazzarsi di loro.
All’improvviso i suoi occhi s’incendiano e il sangue sulle sue mani prende fuoco. Samia s’inginocchia e colpisce il pavimento con l’Amuleto con tutta la forza che ha, poco prima di essere trafitta e uccisa nuovamente.
Un tuono rimbomba tra le navate, e la terra trema.
Poi i lastroni del pavimento si sgretolano e affondano nel terreno, e dai crateri che si formano ribolle sostanza magica che liquefa la pietra trasformandola in lava incandescente. I nemici ingurgitati dal magma arcano muoiono urlando la loro agonia, consumati dal fuoco ultraterreno fino alle ossa.
I muri si crepano, grosse pietre cadono dal soffitto preannunciando l’imminente cedimento della cattedrale. Il Re urla ordini che nessuno sente nel panico generale, soverchiati dai boati del terremoto, dal ribollire della lava, dalle grida di chi brucia divorato dal magma rovente.
Una frattura spezza la platea dietro l’altare inghiottendo il prete. Le fiamme lo avvolgono come se gli inferi stessi fossero venuti a prenderlo.
Il Re è folle di rabbia ma spaesato.
La Sposa dal volto celato invece tiene stretta a sé la gemma incastonata sul suo abito nuziale, senza scomporsi. Nel caos che la circonda, sembra l’unica ad aver certezza del suo destino.

21 - L’INFERNO IN TERRA

Samia stringe nel palmo il suo Amuleto della Forza, invocandone il potere. La sua presa è così salda che la mano sanguina tagliata dai cri...

Il Re Silente intima al prete di continuare. Quello borbotta qualcosa, ma sembra incapace di una frase di senso compiuto.
L’unico che ancora fronteggia Raphael dopo che il Tomo ha sparpagliato il suo terrore è Kruhn. Egli rotea abilmente la lancia per un affondo, ma Raphael la devia facendola schiantare sugli schinieri della sua armatura. Quindi risponde, colpo su colpo, in una lungo scambio tra due che un tempo si allenavano assieme. Infine tuttavia una stoccata di Kruhn rotea e passa oltre la guardia Raphael dimostrando chi dei due è il più abile, e lo colpisce alla schiena con l’asta costringendolo in ginocchio. Quindi fa un’altra giravolta della lancia, in un attimo in alto pronta ad infilzare.
Raphael scorge un armigero dietro a Kruhn, si concentra su di lei mentre lascia che il nemico affondi la lancia nel suo cuore.
Una torcia si spegne, ed in un attimo Raphael è quella guardia dietro il nemico. Colto di sorpresa, Kruhn vede arrivare l’attacco dall’ex alleato alle sue spalle all’ultimo istante. Riesce a schivare con un piegamento innaturale, ma il filo della spada ora impugnata dal nuovo Raphael gli scorre sulla guancia sinistra.
“Tu eri… eri di fronte a me! Morto!” afferma incredulo Kruhn, indietreggiando e toccandosi il sangue che scende dalla ferita.
Solleva ancora la lancia, un affondo, un altro affondo velocissimo. Raphael, di nuovo ferito, lo ammira: è sempre stato il più forte.

20 - AMMIRAZIONE

Il Re Silente intima al prete di continuare. Quello borbotta qualcosa, ma sembra incapace di una frase di senso compiuto. L’unico che anco...

Il prete tace paralizzato dalla paura interrompendo la cerimonia, in contrasto con le campane che suonano il più alto momento di giubilo. La sposa, con il velo che le copre il volto, stringe la gemma incastonata sul petto del suo magnifico vestito. Il Re Silente, adirato per l’insolente interruzione, incita sprezzante con un fil di voce le guardie a far piazza pulita degli intrusi.
Il capo delle guardie solleva la visiera dell’elmo e fissa Raphael. Questi,  sapendo chi aspettarsi, sogghigna chiamandolo per nome: “Kruhn…”
“Raphael, maledetto, hai scelto la via del brigantaggio, invece di servire il Re Splendente come ti era stato assegnato, così come io devo servire il Re Silente. Hai tradito gli insegnamenti del nostro maestro!”
“Non sono mai stato un servo, e mai lo sarò!”
“Mi disgusti Raphael, ti ucciderò con le mie mani per il disonore che hai gettato sul nostro mentore!”
Kruhn spada alla mano si getta all’attacco con colpi veloci e vigorosi, cadenzati dal continuo ripetere la parola “Muori!”
Raphael para più volte la tecnica violenta e precisa del suo avversario. Se non si fosse già battuto con lui decine di volte, se non lo conoscesse perfettamente, sarebbe già morto davanti ad un avversario così formidabile. Ma questo vantaggio è una medaglia a due facce, perché anche lui non ha segreti per il suo nemico.
Ben presto altri soldati di élite lo circondano dando man forte al loro leader, ed è allora che Raphael afferra tra le mani il Tomo che porta al fianco. Quando lo solleva Kruhn capisce. Il suo volto diventa cinereo perché sa che i suoi uomini sono condannati, e veloce richiama a sé antiche tecniche di protezione della mente.
La magia di Devastazione del Tomo si manifesta. Urla terrificanti e lamenti strazianti fuoriescono da esso terrorizzando i presenti. La gente si ammassa schiacciandosi per trovare una via di fuga, le donne, i pargoli e i vecchi vengono calpestati, straziati dai fuggitivi che scavalcano panche e persone senza distinzione.
I canti di giubilo del coro nuziale, resi inizialmente cacofonici dai pianti di orrore e paura, assumono un’intonazione da litania funebre.

19 - TERRORE

Il prete tace paralizzato dalla paura interrompendo la cerimonia, in contrasto con le campane che suonano il più alto momento di giubilo. ...