Joe sente il sudore freddo corrergli dalla tempia alla guancia. Poco più avanti le vetture rallentano, mettono le quattro frecce. Ancora poche decine di metri alla coda, ferma, bloccata, mentre i fiocchi di neve cadono sempre più grandi, e una poltiglia acquosa si va via via formando sul manto stradale.
Dietro, le sirene e i lampeggianti. Nessuna via di fuga. Fine dei giochi. Partita persa.
No.
Forse per gli altri, non per Joe. Con una manovra folle e inaspettata a pochi metri dalle auto in coda, l'ex pilota imbocca un'apertura nello spartitraffico. Birilli a strisce bianche e arancioni volano dappertutto, mentre il furgone invade la carreggiata opposta, prendendo la traiettoria di una ipotetica chicane. Joe schiaccia sull'acceleratore e stringe i denti. O la va, o la spacca.
- Tu sei pazzo!!! Ci ammazzerai tutti! - urla Yuri, seduto al posto del morto, interpretando tuttavia il sentimento comune.
- Sta zitto russo! E' la nostra unica possibilità! - ribatte Joe.
Le auto sfrecciano attorno al furgone, come lampi colorati accompagnati dal suono dei clacson, acuto come un urlo terrorizzato mentre s'avvicina, e cupo come un rimprovero mentre se ne va a pericolo scampato. Effetto Doppler.
Tutti si tengono saldi, il rischio di schiantarsi è altissimo. Lina chiude gli occhi, il furgone trema per la velocità. La ragazza aspetta il botto, il tuono, il rumore delle lamiere, da un momento all'altro.
Eppure no. Un movimento brusco tipo chicane nel senso opposto sentenzia il ritorno di Joe nella giusta carreggiata. Oltre l'incidente. Oltre l'ingorgo.
Greg guarda incredulo dai finestrini posteriori: alle loro spalle non ci sono inseguitori. Tutto bloccato.
- Diavolo d'un ragazzo, ce l'hai fatta. Tu sei completamente pazzo, ma ce l'hai fatta! Li abbiamo seminati!
Joe sorride: - Almeno per qualche chilometro...

1.9 - EFFETTO DOPPLER

Joe sente il sudore freddo corrergli dalla tempia alla guancia. Poco più avanti le vetture rallentano, mettono le quattro frecce. Ancora poche decine di metri alla coda, ferma, bloccata, mentre i fiocchi di neve cadono sempre più grandi, e una poltiglia acquosa si va via via formando sul manto stradale.
Dietro, le sirene e i lampeggianti. Nessuna via di fuga. Fine dei giochi. Partita persa.
No.
Forse per gli altri, non per Joe. Con una manovra folle e inaspettata a pochi metri dalle auto in coda, l'ex pilota imbocca un'apertura nello spartitraffico. Birilli a strisce bianche e arancioni volano dappertutto, mentre il furgone invade la carreggiata opposta, prendendo la traiettoria di una ipotetica chicane. Joe schiaccia sull'acceleratore e stringe i denti. O la va, o la spacca.
- Tu sei pazzo!!! Ci ammazzerai tutti! - urla Yuri, seduto al posto del morto, interpretando tuttavia il sentimento comune.
- Sta zitto russo! E' la nostra unica possibilità! - ribatte Joe.
Le auto sfrecciano attorno al furgone, come lampi colorati accompagnati dal suono dei clacson, acuto come un urlo terrorizzato mentre s'avvicina, e cupo come un rimprovero mentre se ne va a pericolo scampato. Effetto Doppler.
Tutti si tengono saldi, il rischio di schiantarsi è altissimo. Lina chiude gli occhi, il furgone trema per la velocità. La ragazza aspetta il botto, il tuono, il rumore delle lamiere, da un momento all'altro.
Eppure no. Un movimento brusco tipo chicane nel senso opposto sentenzia il ritorno di Joe nella giusta carreggiata. Oltre l'incidente. Oltre l'ingorgo.
Greg guarda incredulo dai finestrini posteriori: alle loro spalle non ci sono inseguitori. Tutto bloccato.
- Diavolo d'un ragazzo, ce l'hai fatta. Tu sei completamente pazzo, ma ce l'hai fatta! Li abbiamo seminati!
Joe sorride: - Almeno per qualche chilometro...

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